Manifesto
Educazione Efficace: il faro per coloro che hanno abbracciato il potere della consapevolezza nell’educazione. È un richiamo per tutti coloro che comprendono l’urgenza di plasmare il futuro di bambini, giovani e persino adulti, riconoscendo che le scelte che facciamo oggi possono generare impatti indelebili, positivi o negativi, nelle vite di chi ci circonda.
Siamo certi che il mondo può cambiare, a partire dai più giovani, ma questo cambiamento parte dalla nostra Esperienza, che non è solo mero racconto o sintesi di quanto ci è successo, ma riportare alla memoria le nostre sensazioni, i nostri sentimenti e le nostre emozioni.
Possiamo quindi riprendere le nostre Esperienze (negative e positive) e metterle a disposizione di noi stessi e degli altri, soprattutto se nella nostra vita rivestiamo (anche) un ruolo da educatore.
Esperienza ma soprattutto esempio, perché con l’esempio (di vita passata ma soprattutto presente) possiamo trasmettere con incisività ciò in cui crediamo, i nostri valori….
Abbiamo quindi scritto un manifesto in 7 punti.
Il nostro obiettivo è rendere consapevoli le persone su argomenti che necessariamente le toccano: l’uomo è un “animale sociale” e, a meno che tu non viva come un eremita (se fosse così, probabilmente non saresti qui adesso!), ti confronti quotidianamente con le persone intorno a te.
Questo manifesto è il nostro programma, e se ti trovi d’accordo con quello che trovi scritto qui sotto, allora ben arrivato!
Solo una educazione efficace mette in condizione le persone di vivere con maggiore consapevolezza, coerenza e integrità, anche in situazioni difficili
La vita è fatta da tanti eventi, positivi e “poco positivi”, sta a noi dare la giusta interpretazione della realtà, e le nostre reazioni a tutte le cose (causate o subite) che ci accadono, determinano il nostro futuro. Più siamo preparati agli eventi della vita, migliore sarà la nostra reazione. Possiamo/dobbiamo prepararci (anche a livello fisico) solo se conosciamo meglio noi stessi, chi siamo e chi vogliamo essere.
Le conseguenze sociali della educazione inefficace sono distruttive per se stessi e per gli altri
Dipendenze di vario tipo (non solo droghe, fumo e alcool, ma anche smartphone, social media etc..) provocano vere e proprie fughe dalla realtà, talvolta senza che le persone se ne rendano conto, dobbiamo fare qualcosa.
Scelte (anche inconsapevoli) “obbligate” da altri che ci rendono infelici, ci fanno vivere una vita che non vogliamo, e quando ce ne accorgiamo iniziamo a pensare che “forse è troppo tardi” ma non è così!
Si inizia a cercare “altrove” ciò che invece è già dentro di noi, ma non lo sappiamo.
La disinformazione su argomenti elementari di educazione crea danni senza che ce ne accorgiamo
Ci sono cose che possono essere “letali” per chi educhiamo, e ci dimentichiamo che i più piccoli vedono ed assorbono ogni nostro atteggiamento, nel bene e nel male.
Pensa a come alcuni padri denigrano quotidianamente le proprie mogli/compagne davanti ai figli, che cosa impareranno questi ultimi?
Oppure un insegnante che umilia un alunno perché ha sbagliato un compito?
O un educatore che permette l’esclusione all’interno di un gruppo di un ragazzo che viene deriso?
La vita è piena di esempi di questo tipo: gli artefici di queste azioni “non hanno colpa” perché a loro volta hanno subito o visto da vicino tali comportamenti e pensano che sia giusto così.
Dobbiamo spezzare queste catene che generano solo effetti negativi.

La soluzione è educare efficacemente
Non siamo soli e non possiamo agire sempre in solitudine, perché alle volte è necessario avere un punto di vista differente (e magari più competente). Impariamo a chiedere l’aiuto degli altri.
“La vita è come andare in bicicletta, se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.”
Albert Einstein
Parafrasando questa frase, riteniamo che sia doveroso, per tutti coloro che hanno un ruolo da educatore, informarsi, formarsi, educarsi, conoscere se stessi, per poter essere un punto di riferimento consapevole nei confronti degli educandi.
È un nuovo modo di vivere, per essere vivi e felici nel terzo millennio, e tutti quanti possono essere parte di questo percorso, ma solo se lo vogliono e se avranno la costanza di “lasciarsi accompagnare”.
Educazione efficace vuol dire (anche) vivere in maniera allineata con se stessi
Non puoi dire a tuo figlio che è importante leggere libri se tu, padre o madre, l’unica cosa che leggi sono i post su Facebook!
Oppure:
- chiedi l’impegno e sei tu il primo ad essere un fannullone
- redarguisci sul non dire le parolacce e poi sei il primo a dirle
- critichi distruttivamente e/o giudichi senza tenere in considerazione dell’età e della sensibilità di chi ti è di fronte
- non assecondi le inclinazioni dell’educando/a, sai sempre te cosa è importante, ma forse lui/lei ha solo bisogno di capire come guardarsi dentro
- ….
Coerenza e integrità sono alcuni dei valori che sono necessari per essere più incisivi nell’educazione: d’altronde, prenderesti sul serio un fumatore che ti dice che è importante smettere di fumare?!
Chi educa efficacemente va contro corrente, contro gli schemi che la società vuole cucirci addosso
Siamo “figli dell’Illuminismo”, stiamo vivendo nell’era della digitalizzazione e viviamo costantemente bombardati da informazioni che non riusciamo sempre a filtrare e verificare con la giusta obiettività.
Essendo immersi nella tecnologia siamo inoltre sommersi e sovrastimolati dalle informazioni: non siamo contrari al progresso ed alle novità che possono aiutarci, ma dobbiamo essere consapevoli di quello che facciamo e non “berci” tutto quello che ci viene propinato, è necessario essere costruttivamente critici.
Al centro c’è e ci sarà sempre l’essere umano. Punto.
Educando efficacemente potremo aiutare gli altri con il nostro esempio
Dopo aver preso coscienza e consapevolezza di quello che (ti) sta accadendo, inizi a sentire la responsabilità di aiutare gli altri, ed è questo che auspichiamo!
Il nostro esempio dovrà essere un modo di vivere responsabile che può dare speranza a chi vive nell’oblìo e nella tristezza, o a chi semplicemente vuole essere felice. Non vogliamo fare proselitismo, ma vivere coerentemente e trasmettere un messaggio di speranza a chi pensa che “la vita è così, non ci posso fare niente”.